Ti è mai capitato di vivere una situazione in cui non ti sei sentito capito o sei stato tu a non comprendere il tuo interlocutore?
A volte può capitare di interpretare come “giusti” o “sbagliati” i comportamenti e pensieri diversi dai propri.
Naturalmente, non essendo nella mente degli altri, tali interpretazioni e giudizi saranno una proiezione di quello che noi abbiamo dentro, cioè dei propri filtri mentali; Infatti ognuno di noi elabora un’informazione nella mente conscia e inconscia in modo del tutto soggettivo, in base a dei veri e propri filtri. Dunque uno dei problemi principali per cui a volte non ci sentiamo capiti o non riusciamo a comprendere del tutto gli altri dipende dal fatto che ognuno di noi ha una mappa del mondo assolutamente unica, chiamata anche rappresentazione interna.
In questo articolo capiremo:
– quali sono questi filtri mentali che elaborano l’informazione
– come questi filtri siano determinanti per la nostra personalità
La personalità e il diverso modo di vedere, sentire e percepire il mondo dipende dalla rappresentazione interna (o mappa del mondo) che ognuno di noi ha e che ci rende persone uniche. La diversità è indispensabile per l’evoluzione e dal confronto con una persona che pensa e agisce diversamente si ricava qualcosa che ci rende più ricchi. Il problema sorge, però, quando da questo confronto nasce un conflitto e una serie di critiche nei confronti di chi ha una mappa del mondo diversa!
Da cosa dipende questo?
A volte l’essere umano ha scarsa consapevolezza del fatto che molti nostri atteggiamenti sono determinati da automatismi inconsci senza controllo che si installano nella mente a seguito di:
– esperienze vissute
– educazione ambientale e genitoriale
– processi mentali come la combinazione dei sistemi rappresentazionali, il modo di concepire il tempo e i filtri.
Questo significa che ogni esperienza viene letteralmente costruita nella nostra mente. Così come sperimentiamo la rappresentazione del mondo e non il mondo di per sè, allo stesso modo siamo capaci di cambiare tale rappresentazione e modificare, di conseguenza, i nostri comportamenti, solo che la società non insegna COME SI FA.
Sarà capitato anche a te di aver notato come una persona che conosci sia cambiata a seguito di un evento traumatico o felice, a seguito del trasferimento in un’altra città o a seguito di un lavoro interiore che ha alterato il modo di concepire la realtà. La gente è affascinata dal modo in cui la PNL integrata può produrre gli stessi cambiamenti (solo positivi se ti affidi alle mani giuste) in modo rapido e senza che necessariamente cambi l’ambiente intorno a te.
Adesso cercherò di trasferirti nel modo più semplice possibile questa conoscenza, concentrando l’interesse in particolare sui potenti FILTRI INTERNI DI ELABORAZIONE perché, combinati tra loro come un’orchestra armonica, formano molti dei nostri atteggiamenti automatici. Alcuni di essi sono talmente efficaci a livello inconscio che difficilmente riusciamo a renderci conto del loro funzionamento. Ciò significa che i nostri filtri ci guidano come se fosse inserito una sorta di pilota automatico e mentre accade tutto questo la tua parte razionale si identifica con essi.
Ma che impatto hanno questi filtri di elaborazione nella vita di tutti i giorni?
Partiamo dal presupposto che, qualunque sia il vostro concetto di oggettività, una qualsiasi informazione esterna viene introdotta in noi attraverso i canali sensoriali (VAKog) i quali, combinati tra loro, fanno variare la percezione interna dell’evento esterno. Ad esempio, riguardo ad un’esperienza in comune vissuta, alcune persone tendono a ricordare maggiormente dettagli visivi (V), altri dettagli auditivi (A) come il suono o i rumori, altri ancora dettagli cenestesici (Kog) come l’odore dell’ambiente ecc. Successivamente questa informazione viene filtrata dai metaprogrammi, valori, credenze, modo di concepire il tempo e atteggiamenti, i quali contribuiscono a formare la nostra personalità.
I metaprogrammi principali sono quattro e sono privi di contenuto perché filtrano il contenuto dell’esperienza, ma ne parleremo in un altro articolo considerata la loro complessità.
Oggi ci concentriamo prevalentemente su quello che determina il nostro atteggiamento, ossia i valori e le credenze:
I valori sono filtri che hanno un proprio contenuto, cioè stabiliscono cosa è giusto e cosa è sbagliato per ognuno di noi. Chiamati anche filtri di valutazione, essi guidano le nostre scelte e giustificano le nostre azioni.
Immaginate cosa potrebbe accadere durante una conversazione tra due persone che hanno come valore principale una la realizzazione lavorativa, mentre l’altra lalibertà. Questi due valori generano delle scelte di vita diverse in quanto può capitare di sacrificare una parte di libertà per raggiungere alcuni obiettivi lavorativi, scelta impensabile da parte di chi mette la libertà al primo posto! Noi tendiamo ad identificarci con essa, mentre basterebbe avere consapevolezza che le nostre azioni sono guidate da come la notra mente dispone in ordine i valori.
Il modo in cui la nostra mente codifica le credenze è anche molto importante in quanto queste ci suggeriscono cosa è vero e cosa non lo è, cioè in cosa credere. Sono anche esse molto potenti in quanto il potere di agire o meno nel mondo dipende dal nostro sistema di credenze. Per esempio se una persona è convinta che gli animali siano esseri da trattare con dignità, metterà in atto dei comportamenti coerenti con questa credenza (può essere, ad esempio, che diventi vegetariana). Se questa persona si confrontasse con un’altra la cui credenza è, ad esempio, che gli uomini siano superiori rispetto agli animali, immaginate il conflitto che si potrebbe generare! In realtà, così come per i valori, basterebbe che queste due persone si rendessero conto che sono automaticamente guidate anche dalle loro credenze.
La nostra personalità varia anche in relazione al modo utilizzato dalla nostra mente di codificare il tempo. Ad esempio, molte persone che hanno vissuto un’esperienza negativa continuano ad avere paura e ansia anche nel presente in quanto collocano il passato davanti agli occhi. In realtà questa non è una metafora, ma è uno dei modi che utilizza la nostra mente per elaborare il passato, a differenza di chi invece riesce a lasciarselo alle spalle. In particolare, i due casi standard opposti di immagazzinare il passato sono rappresentati nelle seguenti figure:
Ovviamente tutti i problemi legati al modo di percepire il tempo possono essere risolti grazie alla PNL integrata che utilizza uno strumento chiamato “Time line” e più si impara ad utilizzarlo più si vive nel benessere migliorando se stessi.
Ora, immagina se due persone che hanno questi diversi modi inconsci di codificare il tempo si incontrassero: quella con il passato posto alle proprie spalle (fig. 2) riuscirebbe a vivere più concentrata nel presente e non capirebbe assolutamente i motivi per cui la persona con il passato davanti a sé (fig. 1) vive il presente nella paura e ansia causate da un evento passato che non esiste più!
Anche in questo caso basterebbe prendere consapevolezza che, a prescindere dal contenuto delle esperienze passate (cioè da quello che è successo), un comportamento è determinato da come la nostra mente impara a processare l’informazione.
In sostanza molte volte basterebbe semplicemente aver coscienza che il nostro interlocutore ha una visione del mondo diversa perché la mente ha dei meccanismi automatici ed è solo questione di quali priorità essa ci pone in un determinato contesto attraverso l’interazione tra i filtri mentali!
La scarsa conoscenza di questo funzionamento porta alcune persone a credere che la propria realtà soggettiva sia oggettività, complice anche la società occidentale che utilizza un approccio oggettivo in qualsiasi ambito, cioè ricerca la causa all’esterno. La PNL integrata ci offre la possibilità di esplorare il modo con cui ognuno di noi elabora le informazioni che arrivano dal mondo esterno e utilizzare gli stessi processi mentali per cambiare veramente la persona.
Siamo giunti al termine della lettura e in questo articolo abbiamo visto vari esempi di filtri e come questi determinano personalità diverse. Questo argomento è molto più complesso perché ci sono da considerare una serie di fattori, come ad esempio le parti interne che preservano il funzionamento interno della personalità, ma se hai letto l’articolo fin qui potresti aver già compreso quanto l’utilizzo della PNL integrata sia d’aiuto per comprendere e accettare noi stessi e il modo che hanno gli altri di comportarsi. Del resto, dietro ogni atteggiamento di un essere umano si nasconde una richiesta d’amore, solo che potremmo non esserne consapevoli.
Concludo con un concetto vero che a me sta molto a cuore e che genererà in te un senso di armonia: non c’è nulla di sbagliato in te e chi ti ha raccontato che il carattere è solo una specie di maledizione a cui siamo sottoposti sin dalla nascita, ignora totalmente il funzionamento della mente. Puoi diventare quello che desideri essere, a qualsiasi età e a prescindere dal tuo passato, serve solo sviluppare un pizzico di flessibilità.
Io ti ringrazio per aver letto l’articolo e ti mando un caloroso abbraccio, a presto!
Manuela Emma.
Manuela Emma Marasco
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